NEWS – COMI E IL TEAM GO ELEVEN SBARCANO NEGLI STATES

Un altro importante tassello è stato posto alla crescita sportiva di Go Eleven, che approdando negli U.S.A., più precisamente nella sognata California, aggiunge un altro mattone nella scalata verso la top level.
Il Circuito di cui stiamo parlando è il leggendario “Laguna Seca”, di cui la chicane del Cavatappi (in inglese Corkscrew) ne è senz’altro la curva più caratteristica e famosa, in cui ogni appassionato sogna di poter fare almeno una foto! Una chicane spettacolare posta in cima alla collina, che si affronta a 100 km/h e che si snoda su un dosso molto ripido. La configurazione di questa pista è particolare e piuttosto diversa dalle altre del resto del mondo; i piloti testimoniano che si tratta di un circuito in cui i sorpassi non sono molto semplici. Go Eleven ha lavorato sodo dimostrando di saper compensare la naturale inesperienza con la collaborazione di squadra e dopo prove non troppo fortunate, il team è riuscito a trovare un buon set up solo nella Superpole. Roman ha corso due gare eccezionali dimostrandosi il più costante in pista, a conferma del fatto che dopo Rea è l’unico pilota ad aver concluso tutte le gare da inizio campionato: costanza e affidabilità!

Roman Ramos (gara 1; 12°);
“Sono partito bene e abbiamo guadagnato subito posizioni, ma dopo 15 giri la gomma posteriore ha subito un calo repentino, ho provato a continuare a spingere, ma ho fatto un dritto, quindi ho preferito portare a casa altri 4 punti, nonostante questa volta si sarebbe potuta conquistare un posizione importante”.

Roman Ramos (gara 2; 12°)
“Non sono partito bene e i primi giri le gocce di pioggia hanno creato un po’ di confusione nel gruppo, così ho perso terreno rispetto De Puniet e Camier, però le modifiche di set up fatte dalla squadra andavano meglio e sono riuscito a tenere un buon ritmo fino alla fine, ma purtroppo De Puniet era troppo lontano. È stato un fine settimana positivo grazie a tutto il team Go Eleven”.

Denis Sacchetti, team manager:
“Prima di venire qui eravamo molto preoccupati, ma allo stesso tempo eccitati di fare questa grande esperienza, per noi è stata la prima volta negli States, il sogno di ogni pilota o team europeo e sono contento di come ci siamo comportati. Questa pista richiede un set up molto diverso da tutti gli altri circuiti e noi siamo riusciti ad avere una buona moto solo grazie al lavoro di squadra, la collaborazione e la passione di tutti gli uomini, che è stata la nostra arma fondamentale. In gara uno il calo dello pneumatico posteriore ci ha precluso la possibilità di conquistare un 8/9 posto, mentre in gara 2 le gocce di pioggia ci ha allontanato dalla top ten. Due fattori che non ci hanno permesso di raccogliere i frutti desiderati; tuttavia abbiamo conquistato due piazzamenti molto positivi ed importanti per il campionato che ci vede i terzi privati in classifica generale e secondi solo a Rea come affidabilità per avere terminato tutte le gare”.